Uno dei maggiori esempi di architettura moderna sacra

L'incontro del Concilio Vaticano II con il funzionalismo architettonico

La chiesa di Santa Maria Assunta di Riola, una delle rappresentazioni architettoniche più eloquenti del sentire della Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II

01. Il primo luogo dedicato al culto cristiano del grande architetto Alvar Aalto

10 gennaio 1966: Alvar Aalto, architetto, designer, accademico finlandese, maestro del movimento moderno, esponente del funzionalismo, si aggira nei dintorni di Riola su cui sorgerà la chiesa di Santa Maria Assunta di Riola, il primo luogo dedicato al culto cristiano che l’architetto progetterà nella sua lunga carriera.

02. Una chiesa alla cui costruzione partecipò lo Stato, la Curia, le imprese e tanti cittadini di Riola

La posizione vicino al fiume Reno e non distante da un centro abitato a cui mancava una chiesa era perfetta: gli abitanti si diedero subito da fare per contribuire all’acquisto del terreno, la ditta di costruzione si impegnò anche al di là delle coperture economiche, stato, curia ed enti locali collaborarono alla realizzazione

03. Giacomo Lercaro

A volerla fortemente fu Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna dal 1952 che aveva partecipato ai lavori del Vaticano, ricoprendo la carica di moderato dell’assemblea conciliare, contribuendo in particolare sui temi della liturgia e della povertà nella vita della Chiesa.

La sua idea di rinnovamento si basava sull’essenzialità degli spazi e della liturgia: rilanciò il mecenatismo della Chiesa invitando i migliori progettisti per la costruzione di chiese che ospitassero una popolazione crescente e rappresentassero anche nell’estetica questo sentire.

Architettura semplice, linee pulite, un complesso teso a focalizzare l’attenzione del fedele sull’altare, sono questi gli elementi che caratterizzano massimo esempio di architettura sacra moderna della provincia di Bologna.

04.Un progetto che si sposa perfettamente con l'ambiente naturale

Il progetto nacque e crebbe tenendo conto del paesaggio e della natura che lo circonda e in cui si inserisce, rispettoso del ciclo della vita dell’uomo e la sua sacralità, dalla nascita alla crescita fino alla vecchiaia e alla morte.

Le linee, i volumi, la luce, tutto focalizza l’attenzione sul punto centrale della liturgia, senza le distrazioni provocate dalla suppellettile ridotta all’essenziale. Il maestro volle un arredamento povero di decori ma comodo nell’utilizzo, con forme sinuose che ricordano il paesaggio finlandese. Le linee morbide e minimali accompagnano la semplicità dell’interno sottolineando nei particolari gli elementi di arredamento ispirati alla natura.

05. La luce naturale anima e arricchisce la liturgia

La luce naturale dipinge l’ambiente per la preghiera in maniera diversa a seconda delle condizioni climatiche, rappresentando in qualche modo l’“umore della chiesa, la pura semplicità delle linee del portico introducono con comodità al luogo sacro, il tetto ricorda i crinali delle montagne circostanti.

La struttura essenziale si accompagna molto bene con la scelta dell’essenzialità dei materiali per la costruzione: il cemento armato offerto dalla ditta costruttrice, il rivestimento in pietra naturale ricavata dalle cave circostanti. Purtroppo Restano incompiuti i muraglioni che avrebbero dovuto legare la costruzione al fiume Reno.

Uno dei punti più espressivi della interpretazione figurativa che Aalto diede delle idee del Concilio Vaticano II si ha nel battistero, che ha un ingresso indipendente ed è illuminato da una calata di luce naturale, segno della presenza dello Spirito Santo, mentre la finestra sul fiume ricorda l’acqua che purifica.

Il cantiere prese il via nel 1976 e la chiesa fu inaugurata nel 1978, quando ormai né il cardinal Lercaro né Alvar Aalto potevano vederla più. Il campanile invece fu inaugurato nel 1994.